FVG REGIONE CON LA PIÚ ALTA INCIDENZA DI MALATTIE ONCOLOGICHE IN ITALIA

FVG REGIONE CON LA PIÚ ALTA INCIDENZA DI MALATTIE ONCOLOGICHE IN ITALIA

Confesso che, purtroppo, la notizia pubblicata ieri con grande rilievo, che siamo la regione e la provincia con la più alta incidenza di malattie oncologiche in Italia non mi ha colto di sorpresa.
Gli ultimi dati disponibili all’anno 2007 raccolti dal Registro dei Tumori del Friuli Venezia Giulia affidato al CRO di Aviano sono noti da tempo e personalmente li ho segnalati con grande preoccupazione anche recentemente in occasione della discussione in Consiglio regionale del nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti urbani dove evidenziavo la correlazione fra l’incenerimento degli stessi, la produzione di molecole altamente inquinanti (diossine in primis) e le negative conseguenze sulla qualità dell’aria che respiriamo. Mi riferivo, ovviamente, al prossimo utilizzo del CDR-Q nel cementificio di Fanna.
Quello che invece mi sorprende ogni volta e mi indigna profondamente è constatare l’esistenza di un “partito” dei minimizzatori.
Di chi, cioè, è preoccupato soprattutto di rassicurare la gente e negare ostinatamente la correlazione fra la qualità dell’aria che respiriamo, dell’acqua che beviamo e dei cibi che mangiamo e il diffondersi sempre più accertato di queste malattie.
Per questo non mi sono piaciute le dichiarazioni dei medici del CRO che, nel commentare  sulla stampa i dati appena resi noti, si sono prodigati nell’attribuire a “stili di vita sbagliati ed in particolare al consumo di alcol e fumo” la maggiore responsabilità per l’alta incidenza di tumori registrata nel nostro territorio.
Un anno fa avevo presentato una interrogazione urgente all’Assessore alla sanità Kosic in cui chiedevo di conoscere i dati relativi al monitoraggio della presenza di diossina nel terreno e se i dati rilevati rientravano nei parametri previsti dalla normativa europea.
Gli esami effettuati dall’ARPA FVG – altro membro del partito dei minimizzatori – hanno negato ogni possibile dato di preoccupazione, “tutto è nei parametri” mi è stato risposto: salvo poi apprendere che il numero di esami che annualmente vengono effettuati per questa specifica ricerca e di soli dodici (12) prelievi per tutto il Friuli Venezia Giulia.
Possibile che la presenza di industrie insalubri come le acciaierie, di inceneritori, del riscaldamento domestico, del diffondersi sempre più di centrali a biomasse, alla presenza massiccia del Radon, di un’agricoltura altamente industrializzata, dell’utilizzo diffuso dei pozzi artesiani per l’uso domestico dell’acqua non vogliano dire nulla?
I cittadini del Friuli Venezia Giulia hanno il diritto di sapere da cosa dipendono questi dati così preoccupanti relativamente a questa alta incidenza di malattie oncologiche.
Per questo il Presidente Renzo Tondo nel suo ruolo di Assessore alla Salute deve quanto prima avviare una ricerca epidemiologica di lungo periodo istituendo un apposito Osservatorio regionale in grado di individuare le cause di questa sempre più drammatica situazione.
Allo stesso tempo è necessario investire di più nella prevenzione primaria unica arma veramente efficace per tutelare adeguatamente la salute ed il benessere dei cittadini di questa regione.

Piero Colussi
Consigliere regionale “Cittadini-Libertà Civica”

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