RETE FERROVIARA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

RETE FERROVIARA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

E’ necessario impedire che RFI dismetta i raccordi industriali e le linee secondarie. In risposta all’interrogazione urgente del consigliere regionale Piero Colussi che chiedeva alla Giunta regionale cosa intendeva fare al fine di scongiurare la dismissione del raccordo ferroviario della Società di macinazione pordenonese, l’Assessore ai trasporti Riccardo Riccardi ha condiviso la grande preoccupazione per le scelte di RFI che, oramai da anni, tende alla dismissione di attività/infrastrutture che non garantiscono la sostenibilità economica. Questo è il contesto in cui, secondo l’Assessore, si inserisce la prospettata chiusura del raccordo della storica società di Macinazione Zuzzi che non è, secondo valutazioni della stessa RFI, in grado di movimentare la soglia minima di 500 carri l’anno necessaria per assicurare la continuazione del servizio. Nonostante la Regione non abbia gli strumenti per costringere RFI a recedere dalla propria decisione, Riccardi ha espresso l’intenzione da parte dell’amministrazione regionale di avviare un processo di razionalizzazione con la concentrazione della gestione dei raccordi in alcune specifiche zone industriali. Per quanto riguarda la realtà pordenonese vi sarebbe pertanto la necessità di trasferire nell’Interporto di Villanova l’attività di raccolta e spedizione dei carri ferroviari.

“Si tratta di belle intenzioni che chissà quando troveranno concreta realizzazione – ha dichiarato in sede di replica Piero Colussi; è invece necessario che la Regione intervenga su Trenitalia e RFI per impedire l’opera di progressivo smantellamento  in atto della rete ferroviaria regionale.

Un esempio concreto di questa volontà è rappresentato senz’altro  – ha continuato Colussi – dalla chiusura ingiustificata della linea Sacile – Gemona e dall’aumento dei canoni di connessione dei raccordi industriali della regione.

Aumento economicamente insostenibile che ha costretto ben 54 imprese del Friuli Venezia Giulia a sottoscrivere un documento di protesta contro RFI, documento condiviso anche dall’Assessore Riccardi che ritiene trattarsi “di una questione politica”.

Sulla vicenda della chiusura della ferrovia Pedemontana purtroppo, ha commentato il Consigliere Piero Colussi, è sceso da giorni un silenzio assordante che non lascia presagire nulla di buono. In replica Riccardi ha ricordato di aver da pochi giorni scritto a RFI per chiedere ragione di quella scelta e di essere in attesa della risposta.

“Troppo poco – secondo il consigliere Colussi – perché è chiaro che RFI non ha nessuna intenzione di farsi carico delle spese per la messa in sicurezza della tratta, spese che ammonterebbero – il condizionale è d’obbligo – a più di un milione di euro”.

L’unico punto su cui Colussi e Riccardi si sono dimostrati d’accordo riguarda la necessità di prevedere la regionalizzazione delle linee secondarie della rete ferroviaria del Friuli Venezia Giulia. Cessione della rete ferroviaria alla Regione – che già gestisce la linea  Cividale- Udine – a patto però che avvenga senza alcun onere.

Piero Colussi (Cittadini-Libertà Civica)

 

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