«Un taglio ai vitalizi realista ed efficace»

COMUNICATO STAMPA

Trieste, 22 gennaio 2015

«Un taglio ai vitalizi realista ed efficace»

Paviotti: «Siamo andati oltre quanto proposto e attuato a livello nazionale dopo essere stati i primi ad abolire completamente il privilegio a partire dalla legislatura in corso»

È stata depositata oggi la proposta di legge per la riduzione dell’assegno vitalizio degli ex consiglieri. Il documento è la sintesi di un confronto tra le tutte forze politiche presenti in Consiglio ad eccezione del Movimento Cinque Stelle.

«Come prima cosa – ha sottolineato Pietro Paviotti, capogruppo dei Cittadini – va ricordato che uno dei primi provvedimenti presi dall’attuale Consiglio regionale è stata l’abolizione totale del vitalizio per i tutti i consiglieri a partire già dalla legislatura in corso. La nuova proposta, dunque, va a completare quanto di buono abbiamo già fatto in questa legislatura rispetto al tema dei privilegi legati alla politica. I nodi da risolvere si riferivano al passato e la soluzione trovata ha dovuto tenere in considerazione le reali possibilità che la nuova legge passi il vaglio del Tribunale amministrativo a fronte dei già annunciati ricorsi degli ex consiglieri. Abbiamo giustamente optato – ha ribadito Paviotti – per un intervento efficace e realista, andando anche in parte oltre quanto è stato proposto e attuato a livello nazionale. Siamo intervenuti su entrambe le categorie di ex consiglieri regionali ancora collegati al vitalizio, ovvero quelli che già lo percepiscono e quelli che ne hanno maturato il diritto secondo la vecchia normativa, ma che ancora non ricevono l’assegno per questioni anagrafiche».

In sintesi, è stato previsto:

– la decurtazione, fino al giugno 2018, dei vitalizi in essere in una forbice dal 6% al 15%, percentuali che vengono incrementate del 50% per coloro che percepiscono un doppio vitalizio in qualità di ex parlamentari;

– l’innalzamento del requisito anagrafico a 65 anni e la penalizzazione del 2,5% annuo (quindi del 12,5 % totale) per chi, avendo almeno dieci anni di contribuzione, anticiperà l’erogazione del vitalizio a 60 anni; penalizzazione che varrà poi per sempre;

– la non cumulabilità di vitalizi con le indennità di Presidente, Vicepresidente e Amministratore delegato di un vasto elenco di Enti partecipati dalla Regione.

– l’eliminazione della reversibilità per i conviventi more uxorio;

– l’abbassamento a 18 anni della reversibilità per i figli orfani;

«Il nostro compito – ha concluso Paviotti – era intervenire tempestivamente e con il giusto equilibrio. Credo che la proposta risponda a questi criteri e sia la conferma che anche in questa circostanza le scelte e l’azione dei Cittadini non siano state funzionali alla visibilità politica, ma rappresentino il frutto di un lavoro serio e determinato a raggiungere un concreto obiettivo».