Un nuovo sviluppo di logistica e trasporti grazie al coordinamento tra i Consorzi del Friuli e dell’Isontino

Logistica

COMUNICATO STAMPA

Trieste, 17 Dicembre 2015

Un nuovo sviluppo di logistica e trasporti grazie al coordinamento tra i Consorzi del Friuli e dell’Isontino

Tra gli argomenti discussi nella Finanziaria regionale va segnalato anche quello relativo allo sviluppo del settore trasporti e logistica. Il consigliere regionale Pietro Paviotti dei Cittadini, assieme ai colleghi di gruppo Emiliano Edera e Gino Gregoris, ha presentato un ordine del giorno, poi accolto dalla Giunta regionale, per avviare una prima forma di coordinamento tra i Consorzi del Friuli e dell’Isontino affinché, anche in relazione con il Porto di Trieste, possano meglio concorrere allo sviluppo economico generale della regione.
«I trasporti ma soprattutto la logistica – ha spiegato Paviotti – producono effetti altamente positivi sull’economia e sull’occupazione con attività ad alto valore aggiunto e a basso impatto ambientale. Lungo la fascia costiera della regione esistono strutture trasportistiche con ampi margini di sviluppo come il Porto di Monfalcone, Porto Nogaro e l’Interporto di Cervignano del Friuli. In più occasioni è stata auspicata una regia comune in grado di valorizzare le grandi potenzialità, spesso inespresse, di queste infrastrutture e del rapporto di collaborazione delle stesse con il Porto di Trieste che, a quel punto, anche in considerazione delle sue caratteristiche fisiche (profondità dei fondali), potrebbe davvero diventare il perno dello sviluppo della portualità dell’Alto Adriatico».
«In coerenza con le strategie europee di sviluppo delle reti TEN T e dei correlati Corridoi infrastrutturali che interessano il territorio regionale – ha proseguito Paviotti – la Regione ha previsto di proseguire, nel 2016, l’azione di potenziamento degli assi autostradali e ferroviari sia nelle direttici est/ovest (attuazione per lotti della terza corsia e potenziamento della tratta Venezia-Trieste) sia nella direttrice nord/sud (potenziamento del nodo di Udine e raddoppio della Udine-Cervignano), ma anche di sviluppare le sinergie del sistema portuale regionale nonché le proprie infrastrutture portuali per intercettare le maggiori quote di traffico marittimo che attraversano il Mediterraneo lungo le rotte del Middle e Far East. L’obiettivo finale è quello di migliorare le condizioni di attrattività del territorio regionale, generare nuovi investimenti e favorire la permanenza e l’insediamento di nuove imprese. E al raggiungimento di tale finalità sarà orientata anche l’azione dei Consorzi per lo sviluppo economico locale così come riordinati nell’ambito della recente legge regionale 3/2015 “RilancimpresaFVG”. In attesa della costituzione di un unico Consorzio di sviluppo economico locale comprendente il Consorzio per lo Sviluppo industriale del Friuli Centrale, il Consorzio CIPAF e il Consorzio (oggi in liquidazione) per lo sviluppo industriale della zona dell’Aussa-Corno – ha concluso Paviotti – le finalità di sviluppo economico dell’area dell’agglomerato industriale della zona dell’Aussa Corno, per effetto delle disposizioni contenute nel DDL 124, saranno perseguite dal Consorzio per lo Sviluppo industriale del Friuli Centrale. Si intuisce, dunque, l’importanza di avviare già da subito quantomeno il coordinamento dei Consorzi del Friuli e dell’Isontino».

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