Il Consiglio regionale si schiera con la Scozia che vuole rimanere nell’Unione europea
Trieste, 29 Agosto 2016
Il Consiglio regionale si schiera con la Scozia che vuole rimanere nell’Unione europea
Il Consiglio regionale ha discusso la mozione sul “Sostegno alla Scozia per la sua volontà di rimanere nell’Unione europea”, tema sollevato da alcuni consiglieri dopo le note vicende del referendum sulla Brexit.
Tra gli interventi in aula c’è stato anche quello del capogruppo dei Cittadini Pietro Paviotti, che nel confermare il voto positivo alla proposta ha messo in evidenza «come i Cittadini, in qualità di forza politica a carattere regionale, siano molto sensibili ai temi dell’autonomia e della salvaguardia delle culture, delle lingue e delle tradizioni cosiddette “minoritarie”». Paviotti è anche intervenuto in risposta ad alcune dichiarazioni fatte dai consiglieri dei 5 Stelle molto critici rispetto all’appartenenza all’Europa, considerata come un impedimento allo sviluppo.
«Il nostro sostegno alla mozione – ha spiegato Paviotti – non è in contraddizione con lo spirito apertamene e convintamente europeista che contraddistingue da sempre il movimento civico dei Cittadini. Esiste oggi, non soltanto in Italia, un’ondata di antieuropeismo usata abilmente dalle forze populiste ed antisistema. Si tende ad addossare all’Europa tutte le responsabilità di una crisi che certamente ci sta attraversando. In realtà è solo un modo per individuare un capro espiatorio comodo quanto sbagliato. Che l’Europa possa migliorare le sue politiche e trovare soluzioni più adeguate a uno sviluppo economico sociale è sicuramente vero. D’altronde il compito di mettere assieme tante nazioni così diverse sotto tanti punti di vista, non ultimo quello dello sviluppo economico, è un obiettivo non facile che va raggiunto con gradualità. Come Cittadini – ha concluso Paviotti – siamo convinti che il processo di integrazione europea sia la risposta da dare per un futuro di pace, equità, giustizia sociale e tutela di quella straordinaria ricchezza derivante dalle diversità».
