Centro accoglienza profughi: auspicabile una soluzione alternativa a Lazzaretto

COMUNICATO STAMPA

Trieste, 28 luglio 2015

Centro accoglienza profughi: auspicabile una soluzione alternativa a Lazzaretto

EDERA: «Molti privati hanno investito tempo e denaro in quella zona, così come ha fatto la Provincia riqualificando la strada provinciale e le piazzole a mare».

L’emergenza riguardante l’accoglienza dei profughi è stata al centro di un incontro tecnico tra le istituzioni triestine che hanno valutato varie ipotesi sia dal punto di vista logistico che temporale.

«Il lavoro che stanno svolgendo in questi giorni i rappresentanti delle varie istituzioni coinvolte –ha spiegato il consigliere regionale Emiliano Edera – merita attenzione e rispetto perché le soluzioni prospettate sono il frutto di un’attenta e approfondita analisi. Innanzitutto vanno ringraziati i sindaci per la sensibilità dimostrata e la visione d’insieme con cui stano affrontando la questione. L’ipotesi di realizzare il centro a Lazzaretto pare stia sfumando e in effetti sarebbe la soluzione meno indicata perché l’area ha una spiccata vocazione turistica. Non a caso molti privati hanno investito tempo e denaro nelle attività turistico-ricettive (alberghi, campeggio, ristoranti, porticciolo) e residenziali, così come ha fatto la Provincia di Trieste riqualificando il manto della strada provinciale che conduce in zona e le piazzole a mare. La strada, inoltre, dovrebbe passare dalla Provincia al Comune di Muggia che, a sua volta, vorrebbe valorizzarla turisticamente con una ciclo-pedonale. Si tratta, insomma, di uno dei fiori all’occhiello del turismo triestino e tutto fa pensare che non sia la zona adatta ad ospitare un centro di accoglienza per profughi. In aggiunta c’è pure da sottolineare che durante il periodo invernale l’area è poco servita dai mezzi pubblici e per questo inadeguata a ospitare persone che avrebbero molte difficoltà a spostarsi per raggiungere i centri abitati».