L’ARES HA BISOGNO DI UNA NUOVA SEDE?
Il presunto acquisto di un immobile da parte dell’ARES Srl., l’Agenzia Regionale per l’Edilizia Sostenibile di cui la Regione Friuli Venezia Giulia detiene il 100% delle quote, è finito nel mirino del consigliere regionale Stefano Alunni Barbarossa, che in merito ha presentato oggi un’interrogazione a risposta immediata all’Assessore regionale SANDRA SAVINO.
«Considerato che il piano delle attività di ARES,approvato nel 2011 dalla Giunta regionale e confermato dalla società nel 2012, prevede l’acquisto e l’arredamento di una sede distaccata in quel di Udine con funzioni di sportello e di aula didattica per un importo di spesa pari a 240.000,00 euro – ha sottolineato Alunni Barbarossa – ho ritenuto opportuno chiedere spiegazioni su una scelta che appare quanto meno discutibile. La spesa graverebbe sul bilancio ragionale in un periodo non certo facile, in cui tutti, a partire dalla Pubblica Amministrazione, siamo chiamati a razionalizzare l’uso del denaro. Risulta difficile immaginare che, considerato il patrimonio immobiliare regionale, non si possa trovare una soluzione alternativa all’acquisto di una sede per garantire l’operatività formativa di Ares».
In aula l’assessore Savino ha sostenuto che “al Servizio Gestione Patrimonio Immobiliare non risulta pervenuta alcuna richiesta da parte di Ares al fine di verificare la disponibilità di immobili regionali in Udine. In termini generali, tuttavia, gli immobili della Regione a Udine sono al momento tutti destinati ad attività istituzionali eccezione fatta per l’immobile di via San Francesco che, però, stando all’interrogazione di Alunni Barbarossa pare non essere adatto alle esigenze di Ares”.
«Una risposta – ha spiegato Alunni Barbarossa – deludente e improvvisata che aiuta a capire come mai, in una situazione economica difficile come quella attuale, una società di proprietà della Regione che ha un Consiglio di Amministrazione (Presidente, Vicepresidente e consigliere…) più numeroso dei dipendenti in servizio (risultano essere soltanto due) e dispone già di due sedi operative a Udine e Maniago (Pn), abbia pensato di acquistare una sede nuova invece di chiederne e ottenerne una in comodato dalla Regione».
