FINANZIARIA REGIONALE, TIZIANO CENTIS (CITTADINI)

Trieste, 13 Dicembre 2019
COMUNICATO STAMPA

FINANZIARIA REGIONALE, TIZIANO CENTIS (CITTADINI)

«Legge che punta tutto sul “qui e ora”, ma le vere politiche di sostegno alla natalità si fanno creando le prospettive per un lavoro stabile e investendo sulla crescita»

Al termine dell’ultima giornata di esame della legge finanziaria, il capogruppo dei Cittadini, Tiziano Centis, ha espresso giudizio del movimento civico sulla legge di stabilità targata Fedriga: «E’ chiaro che se questa legge finanziaria deve dare la cifra di questa giunta – ha detto Centis – questa la si trova nell’attenzione che viene data in particolare alla famiglia con una serie di bonus e di sconti, tutti provvedimenti condivisibili. Ma dobbiamo constatare che la cifra politica di questo governo sta tutta in qualche euro in aiuto alle famiglie, qui e ora, senza prospettive di sviluppo. Ho ascoltato il discorso del Presidente Fedriga in discussione generale che ha sostanzialmente detto che bisogna intervenire perché (e cito testuale) “Una comunità che non fa più figli è una comunità che muore”.
Ma le vere politiche per la famiglia sono quelle per il lavoro, perché i giovani sono spaventati dal fare figli non tanto perché hanno bisogno solo di bonus qui e ora, quanto perché non vedono prospettive di futuro. E la prospettiva che chiedono è il lavoro, un lavoro stabile, non precario».
Centis ha attaccato il Presidente della Regione Fedriga, che nel suo intervento aveva citato i bonus di sostegno alla natalità come un grande traguardo di questa amministrazione regionale: «Presidente – ha detto Centis – lei ha puntato tutto su una Regione, come ha detto lei, “family friendly”, all’avanguardia sulla famiglia: ma a me sembra che per essere all’avanguardia e credere nella famiglia le scelte forti vadano fatte sul lavoro, sull’innovazione, sulle imprese.

Tutti noi che facciamo politica sosteniamo la famiglia, non serve fare inutile retorica su questo o far prendere un colpo a tutti inventandosi addirittura di vedere emendamenti che cancellano il concetto di famiglia. L’ossessione, presidente, non serve: siamo tutti a favore della famiglia e la sosteniamo. Ma il punto è come lo si fa: soltanto con i bonus, o creando le condizioni perché in Friuli Venezia Giulia ci sia terreno fertile perché una famiglia ponga le basi della propria felicità grazie al fatto che chi la compone può avere un lavoro che sia espressione delle propri sogni, che dia realizzazione agli studi intrapresi, che sia stabile e abbia un compenso dignitoso? Le crisi che proprio in questi giorni esplodono nel nostro territorio regionale – vedi la Safilo ed altri – testimoniano che da questo punto di vista siamo ancora indietro. E quindi per essere all’avanguardia davvero, ci sarebbero dovuti essere in questa legge interventi forti in questo senso, che non ci sono stati. Chi governa sceglie dove mettere i soldi, lei presidente li ha messi lì, ha fatto una scelta.
Io giudico questa scelta poco lungimirante e tesa, come ci ha abituato il suo partito, a creare un consenso “qui ed ora”. Di prospettive di sviluppo, di crescita, di lavoro, ce ne sono davvero poche e per questo il nostro giudizio è gravemente insufficiente».