SUI PATTI FINANZIARI, CITTADINI FUORI DAL CORO – TIZIANO CENTIS: UN DOCUMENTO INUTILE E RETORICO

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COMUNICATO STAMPA

SUI PATTI FINANZIARI, CITTADINI FUORI DAL CORO TIZIANO CENTIS: UN DOCUMENTO INUTILE E RETORICO
SBAGLIATO IL NO AL MES: SAREBBE STATO ESSENZIALE PER OTTENERE L’AZZERAMENTO TOTALE DEL CONTRIBUTO



Il Gruppo dei Cittadini è stato l’unico a non votare a favore del documento proposto al termine della discussione in Aula in merito al mandato chiesto dal Presidente Fedriga per trattare con Roma la ridefinizione del contributo di finanza pubblica della nostra Regione. A spiegare le motivazioni il Capogruppo Tiziano Centis, che fino all’ultimo ha cercato di emendare l’ordine del giorno: «Abbiamo perso una mattinata – ha spiegato Centis – per poi esprimerci su un ordine del giorno che, di fatto, ci fa rimanere al punto di partenza, perché impegna il Presidente meramente a trattare: un fatto già di per sé scontato. E’ mancata una visione d’insieme in grado di portarci ad un pieno risultato: bisognava sostenere l’utilizzo del Mes, che porterebbe 37 miliardi in più nelle casse dello Stato, utili a mettere i conti in equilibrio e aumentare le possibilità di un esito positivo della nostra trattativa per l’azzeramento del contributo regionale. Invece l’Aula si è fatta condizionare dalle logiche di scuderia e ha prodotto un documento inutile e retorico che al Presidente Fedriga fa comodo per esibire l’appoggio dell’opposizione e a Pd e M5S conviene per non entrare in contrasto con i rispettivi partiti nazionali che sostengono il governo».
Forte la critica rivolta al Presidente Fedriga: «Doveva smarcarsi da Salvini e prendere una posizione davvero utile alla propria Regione, unendo la richiesta di azzeramento del contributo al sostegno dell’utilizzo dei 37 miliardi che il Mes fornirebbe all’Italia, visto che sono attese minori entrate tributarie per la nostra Regione di oltre 700 milioni nel solo 2020. Fedriga, dicendo di no alla proposta dei Cittadini di aprire all’utilizzo del Mes, ha dimostrato di non difendere incondizionatamente gli interessi della Regione e, purtroppo, ciò porterà presumibilmente a farci guadagnare solo un po’ di sconto con in aggiunta la “concessione” del ricorso al debito per spese correnti che incautamente Fedriga stesso sembra intenzionato a richiedere. Sia lui che gli altri partiti presenti in Consiglio regionale hanno preferito scegliere una strada di bassa utilità e inefficace, producendo un documento privo di un reale contenuto e che non serve a nulla».

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