UNA RETE DI UFFICI DI PROSSIMITÀ: PASSA ALL’UNANIMITÀ LA MOZIONE DEI CITTADINI
Trieste, 10 Dicembre 2020
COMUNICATO STAMPA
UNA RETE DI UFFICI DI PROSSIMITÀ: PASSA ALL’UNANIMITÀ LA MOZIONE DEI CITTADINI
Centis (Cittadini): «Grazie a questo progetto il sistema giustizia sarà più vicino ai cittadini»
TRIESTE – E’ passata all’unanimità la mozione dei Cittadini a prima firma del capogruppo Tiziano Centis che impegna la giunta regionale a valutare l’adesione della Regione FVG ad un progetto ministeriale finalizzato alla realizzazione di una rete di Uffici di Prossimità – a partire dall’esperienza e dagli sportelli già in essere di amministrazioni di sostegno – per consentire di offrire servizi omogenei diretti soprattutto alle “fasce deboli”, rendendo il “sistema giustizia” più vicino ai cittadini. «Ringrazio tutti i consiglieri regionali – ha detto Centis – che in maniera trasversale hanno sostenuto il nostro documento apponendo la firma e votando all’unanimità questa proposta, contribuendo così a dare il via ad un progetto che consentirà di avvicinare la giustizia a tutti i cittadini. Partendo dall’esperienza positiva degli sportelli per le amministrazioni di sostegno, abbiamo ritenuto opportuno proporre l’allargamento del servizio alle altre istanze e ricorsi riguardanti la Volontaria Giurisdizione da parte dei cittadini, utilizzando le sedi e gli sportelli già esistenti e ciò nell’ottica di un servizio Giustizia più vicino al cittadino, in particolare alle fasce deboli, attraverso la creazione di Uffici di Prossimità – con la collaborazione tra Tribunali e gli Enti Locali e con il supporto dei sistemi informatici – in grado di orientare e dare informazioni all’utenza e anche di trasmettere i ricorsi e le istanze dagli Uffici di Prossimità ai Tribunali».
Centis ha spiegato come esistano, nel nostro territorio, solamente esperienze di Sportelli di amministrazioni di sostegno, numerosi solo nel Pordenonese (9 sportelli), gestiti da Associazioni di Volontariato con proprio personale, con rimborsi spese direttamente a carico delle Associazioni stesse, con disponibilità di risorse limitate, e perlopiù messe a disposizione dai Servizi sociali (con le esigue dotazioni finanziarie della legge regionale n. 19 del 16 novembre 2010 e dei successivi regolamenti di attuazione), dai Comuni con fondi propri o da risorse provenienti da Fondazioni o privati. Ecco perché Il documento impegna anche a valutare di contribuire con risorse proprie alla copertura dei costi e oneri del personale – nella maggioranza dei casi personale volontario e retribuito dalle Associazioni di Volontariato – necessario alla gestione degli sportelli per conto dei Comuni capofila degli Ambiti socio-assistenziali.
