CENTIS CONTRO RICCARDI IN CONSIGLIO REGIONALE: «POLIMENI INADEGUATO A GUIDARE L’ASFO, MA L’ASSESSORE LO DIFENDE E CONFERMA LA VOLONTÀ DI RIORGANIZZARE. SENZA PRIMARI SI DEPOTENZIA L’OSPEDALE DI SAN VITO»

5_DEF_CENTIS CONTRO RICCARDI SU OSPEDALETrieste, 17 Febbraio 2021


CENTIS CONTRO RICCARDI IN CONSIGLIO REGIONALE:
«POLIMENI INADEGUATO A GUIDARE L’ASFO, MA L’ASSESSORE LO DIFENDE E CONFERMA LA VOLONTÀ DI RIORGANIZZARE. SENZA PRIMARI SI DEPOTENZIA L’OSPEDALE DI SAN VITO»

TRIESTE – «Da due anni ci battiamo perché vengano fatti i concorsi dei primari di San Vito e l’unico dato di fatto, ad oggi, è che i concorsi non ci sono e non ci saranno neppure in un prossimo futuro, diversamente da quanto ci era stato garantito più volte in Consiglio regionale. Ci sono oltre 1500 firme raccolte tra i dipendenti dell’ASFO che sfiduciano il proprio Direttore generale, un atto che parla da solo su quella che è la situazione all’interno della nostra azienda sanitaria. Oggi abbiamo dato a Riccardi l’occasione di prendere le distanze dal suo direttore generale, ma non l’ha colta. Ecco perché è importante ricordare a chi governa la Regione che la comunità sanvitese è più che mai determinata a voler difendere il proprio ospedale e non arretrerrà neppure di un centimetro».

Così Tiziano Centis, Capogruppo dei Cittadini in Regione nel botta e risposta con l’Assessore alla salute Riccardo Riccardi sulle dichiarazioni del Direttore Generale dell’Asfo Joseph Polimeni che hanno tenuto banco negli ultimi giorni. «L’annuncio in conferenza stampa dei tagli – ha continuato Centis – è stato un grave errore, i cui effetti sono inevitabilmente la creazione di un clima di timore e incertezza nei reparti proprio in un momento delicato come quello attuale e soprattutto incompatibili con il percorso di condivisione più volte citato dall’Assessore regionale. Ma per permettere alla regione di chiarire la propria posizione prendendo le distanze dal direttore generale, ho chiesto con un’interrogazione urgente di valutarne l’adeguatezza in relazione alle già citate dichiarazioni. L’Ospedale di San Vito al Tagliamento non può permettersi di perdere i propri primariati nell’ottica di una riorganizzazione che, se così fosse, sarebbe peggiorativa per la qualità dei servizi non soltanto dell’utenza del sanvitese ma di tutto il Friuli Occidentale».

L’Assessore non ha smentito di avere nei piani una riorganizzazione dell’offerta ospedaliera del Friuli Occidentale e non ha ritenuto incompatibile il direttore generale con gli obiettivi dell’amministrazione regionale, rimandando ad un atto aziendale, con annessa delibera di giunta, di sancire le reali intenzioni della Regione. «Continuiamo ad essere preoccupati – ha controbattuto Centis – perché non è stata negata la volontà di operare una riorganizzazione: l’assessore si è limitato a dire che per ora si faranno i bandi annunciati e poi si vedrà. Non possiamo non ricordare come il mancato rinnovo dei primariati di San Vito al Tagliamento indebolisce in modo grave l’Ospedale, questo è chiaro a tutti, tranne a chi fa finta di non capire e ignora l’importanza che ha il nosocomio sanvitese all’interno del sistema degli ospedali della nostra ex provincia».

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